Anche quest’anno si è riproposta nelle nostre menti la vacanza in moto. Dopo un po’ di indecisione sulla destinazione del nostro soggiorno, io e Lullaby 🙂 abbiamo deciso per le spiagge del Salento, in Puglia con soggiorno rigorosamente in campeggio. La prima cosa da fare era quindi scegliere una destinazione che ci permettesse nei pochi giorni che avevamo a disposizione, di visitare tutte le spiagge più belle del Salento, facendo base in una posizione tale da raggiugere in un’oretta di moto, tutte le mete balneari più importanti della zona. Quindi è partita la ricerca su Internet di un campeggio che facesse al caso nostro e quasi subito ci siamo imbattuti nel camping Grotta Pescoluse, a Marina di Pescoluse a pochissimi km da Salve (circa 2) e da Santa Maria di Leuca (circa 12). La descrizione del campig qualche riga più avanti…
Decidiamo, senza pensarci molto, di affrontare il viaggio in un sol giorno, visto che avevamo solo una settimana per rilassarci al cocente sole della Puglia. Forse la decisione non è stata la più azzeccata perchè il viaggio è lunghissimo. Per raggiungere il camping sono state necessarie 14 ore di viaggio, giustificate dall’abbondante carico della mitica Hornet, dagli 840 km da affrontare, ma soprattutto dal caldo veramente torrido che abbiamo incontrato durante il percorso che ci ha costretto a numerose soste per rinfrescarci. L’arrivo era previsto per le 18 del pomeriggio invece siamo arrivati alle 21 ma il personale del campeggio, avvisato telefonicamente del ritardo, non ha fatto assolutamente storie a farci entrare e montare la mitica tendina a due posti. Gentilissimi, ci hanno chiesto solo un documento e ci hanno accompagnato alla nostra piazzola.
L’impatto con il campeggio Grotta Pescoluse è stato quello di una struttura accogliente, in un posto a qualche km dal mare, con persone molto gentili e disponibili a darti tutte le informazioni necessarie. Il campeggio, per chi diversamente da noi non ama muoversi molto, è dotato di alcune navette che fanno spola con le bellissime spiagge di Pescoluse (le famose Maldive del Salento) e ha, per i più pigri, anche una bella piscina interna, che noi naturalmente non abbiamo mai utilizzato. Bagni puliti, ottimo ristorante interno, bar accogliente, animazione serale e diurna , prezzi abbordabilissimi, copertura wifi, a nostro avviso, rendono il camping Grotta Pescoluse un’ottima scelta. Tra l’altro sono stati gentilissimi a farmi tenere la moto posteggiata sotto un gazebo, in fronte alla reception.
Il primo giorno di vacanza lo dedichiamo al riposo dal viaggio e decidiamo di andare subito alla spiaggia Le Maldive del Salento. Dal campeggio dista solo un km e mezzo, in moto impieghiamo pochissimi minuti. Capisci che sei arrivato quando ti trovi di fronte una enorme sdraio con un enorme ombrellone sulla strada (in realtà lo capisci anche dal fatto che c’è scritto eheheh 🙂 ).Il posteggio è a pagamento, la moto paga 1 euro fino al 22 Luglio, dopo ne paga 2. Ma quando arrivi sulla spiaggia, ben fornita di bar, ristori e ombrelloni a pagamento, capisci perchè la chiamano in quel modo. Acqua verde e trasparente, sabbia bianchissima, come essere alla Maldive ! E visto il caldo, il 70% del tempo della giornata lo abbiamo passato in acqua. La sera Pescoluse è il litorale in genere offrono molti ristoranti, pub, bar per rilassarsi un po’. Non saprei dire discoteche perchè noi non siamo tipi da discoteca.
Indispensabile acquistare una guida delle spiagge del Salento per non perdersi le migliori attrazioni marine della zona.
Il secondo giorno decidiamo di visitare il litorale di Ugento che dista dal nostro campeggio circa 12 km. La strada litoranea si percorre bene non è transitatissima come mi sarei aspettato, tranne qualche naturale rallentamento nei centri abitati. Nonostante la guida, ci facciamo consigliare da un benzinaio che ci indica Lido Fontanelle come da non perdere ed il consiglio è stato sicuramente buono. La giornata trascorre tra sabbia e mare, condita da temperature molto alte. Al ritorno decidiamo di andare in esplorazione a Santa Maria di Leuca, che dista 12 km a sud dal nostro campeggio, così prima di rientrare facciamo un “salto” alla città più a Sud della Puglia per vedere come si presenta. Leuca sarà metà di escursioni serali per ben due volte, visto che nella zona è una delle città più abitate e frequentate e che di conseguenza offre attrazioni maggiori.
Assolutamente non stanchi dei km effettuati nella giornata, decidiamo di trascorrere la sera a Gallipoli. Gallipoli dista circa 50 km da Pescoluse che si percorrono in una quarantina di minuti utilizzando la strada statale interna che scorre molto bene e consente di muoversi a 90 km/h (occhio agli autovelox, ce ne sono un paio fissi). Se usi la strada litoranea ne impieghi molti di più, anche se il panorama è naturalmente ben diverso.
Gallipoli è veramente una bella città, moltissima gente, un centro storico molto carino e denso di locali di ogni genere. Trascorriamo una piacevolissima serata tra ristorante, visita al centro storico e al mercatino vicino al porto. Il ritorno ci vede di nuovo in camping alle due di notte, come sempre il portiere di notte del campeggio ci saluta cordialmente e ci fa entrare con la moto, rigorosamente spenta per non disturbare che già è nelle braccia di Morpheo.
Punta Suina è una spiaggia sicuramente da vedere, ci separano da lei altri 50 km che affrontiamo la mattina seguente. E’ vicinissima a Gallipoli ma questa volta decidiamo di fare la strada litoranea per vedere cosa offre la costa in quel tratto di mare. Quello che vediamo è che la maggior parte della costa è rocciosa, nonostante siano dei posti meravigliosi, noi proseguiamo alla ricerca della spiaggia sabbiosa.
Arriviamo a Punta Suina in un oretta circa. La spiaggia è piccola, stracolma di gente, ed il mare aveva portato un po’ di alghe sul fondale chiarissimo. All’inizio un certo senso di delusione ci assale, poi decidiamo di affittare due sdraio e tutto torna ad essere piacevole come da speranza. Nel frattempo il mare aveva inziato ad agitarsi un po’, le alghe erano sparite ed il fondale appariva finalmente come quello che avevamo visto sulle foto della guida. Un posto sicuramente da visitare. Ottimi bar a prezzi non eccessivi per mangiare e rinfrescarsi.
Mancano altri tre giorni alla fine della nostra breve vacanza e l’ultima meta che ci proponiamo di visitare è Porto Cesareo che stavolta dista almeno 80 km dal nostro camping.
Partiamo la mattina seguente dopo aver trascorso la serata in un ottimo ristorante di Posto Vecchio (Marina di Salve) che si chiama Lido Venere che vale la pena citare per la qualità della cucina e dopo aver girato un po’ per i mercatini di Leuca.
Per Porto Cesareo impieghiamo circa un’ora ed un quarto e decidiamo dopo un rapido attraversamento della città di raggiungere la destinazione di Torre Chianca. Anche li il mare e la sabbia non hanno deluso le aspettative, restiamo circa tre ore per lasciarci un po’ di tempo per visitare anche Torre Lapillo, che dista da li pochissimi km e che come il resto della zona, vale la pena visitare.
Vista la quantità di km percorsi in questi primi 4 giorni, decidiamo di dedicare al relax le ultime due giornate e restare in quella che sicuramente a nostro avviso, è la spiaggia più bella della zona e cioè Le Maldive del Salento, anche e soprattutto in vista del viaggio di ritorno che va affrontato in un’unica giornata. I commenti sul lunghissimo viaggio di ritorno, non li scrivo :).
Tirando le somme un’ottima vacanza, abbiamo percorso 2250 km in 7 giorni, riuscendo a visitare sicuramente la maggior parte delle spiagge del litorale ionico della Puglia. Un percorso che se tornassimo indietro affronteremmo in modo diverso dedicando qualche giorno in più a favore del viaggio, che in moto, soprattutto la mia moto, assume un certo impatto negativo. Certo quando sei li muoversi in moto e parcheggiare è sicuramente vantaggioso rispetto all’automobile.
La zona vale sicuramente la pena di essere visitata, certo il Salento offre tantissime cose in più da vedere che abbiamo dovuto sacrificare a causa del poco tempo a disposizione. Unico rammarico è quello di non aver avuto la possibilità di vistare le numerose grotte presenti a causa del mare mosso e città come Lecce ed Otranto che sicuramente meritano attenzione.
Chissà magari tra qualche anno, con una moto più turistica, riusciremo a completare quanto iniziato nell’estate del 2011.
Se volete integrare con le vostre esperienze sul Salento, lasciate pure un commento.